Mancato versamento contributi a carico dipendente: entro certi limiti non e’ piu’ un reato penale, ma attenzione alle sanzioni.

Il mancato versamento delle ritenute previdenziali (contributi INPS) a carico dei dipendenti (cioè quella quota che si trattiene al dipendente in busta paga e si versa all’INPS tramite F24), per importi fino a 10 mila euro non sarà più reato.


La mancanza verrà punita con una sanzione amministrativa che va da un minimo di 10 mila ad un massimo di 50 mila Euro.


Il limite di 10 mila Euro di ritenute non versate deve intendersi come limite annuo.

È comunque possibile per il datore di lavoro non incorrere nella sanzione amministrativa se provvede al versamento di quanto dovuto entro tre mesi dall’intimazione ad adempiere.

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Per espressa previsione normativa le nuove sanzioni amministrative si applicano anche alle violazioni già commesse, a meno che il relativo procedimento penale non sia stato definito con sentenza o decreto divenuti irrevocabili.

Nel caso in cui i procedimenti siano stati definiti con sentenza di condanna o decreto irrevocabili, il giudice dell’esecuzione revoca la sentenza o il decreto, dichiarando che il fatto non è previsto dalla legge come reato e adotta i provvedimenti conseguenti.

Ove il procedimento sia pendente, l’Autorità giudiziaria entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto dispone la trasmissione degli atti all’autorità amministrativa.


taxAthena Staff