Bonus benzina per i dipendenti

Notizia di pochissimi giorni fa è l’introduzione del Bonus Benzina, previsto dal governo Draghi nel Decreto Ucraina.

Oltre al taglio delle accise sul carburante, è stato introdotta questa misura in favore dei dipendenti (ma anche delle imprese) e può arrivare fino a 200 euro.

Decisamente uno strumento interessante che ogni datore di lavoro dovrebbe tenere in considerazione.

Vediamo insieme come funziona e chi può usufruirne.

Solo per il 2022, al datore di lavoro viene data la possibilità di riconoscere ad ogni lavoratore dipendente un buono benzina di un valore che può arrivare fino a 200 Euro a dipendente.

Non si tratta quindi di un contributo erogato dallo Stato, ma da ogni singola impresa.

Ma in che modo il Governo agevola le imprese ed i dipendenti con tale manovra?

All’art. 2 del DL 21/2022, si legge espressamente che il bonus non concorre alla formazione del reddito per il dipendente.

Non sarà soggetto quindi a contributi INPS né a ritenute IRPEF.

Dall’altra parte, il datore di lavoro non dovrà applicare su tale importo il contributo INPS ed il costo per il suo acquisto sarà completamente deducibile.

Questo perché viene considerato un Bonus Extra e non rientrerà nel calcolo del limite annuale dei Fringe Benefits.

Vien da sé che, nel 2022, il dipendente potrebbe ricevere gratuitamente dal proprio datore di lavoro (su scelta dello stesso) buoni benzina non imponibili fino a 200 Euro, oltre ad usufruire dei tradizionali Fringe Benefits non tassati sino al limite di 258,23 Euro.

Per chi è previsto il Bonus?

Per come scritta la norma, il Bonus sarebbe riconosciuto esclusivamente a favore di lavoratori dipendenti, qualunque sia il tipo di inquadramento.

Non sono compresi in tale manovra i soci lavoratori di società e gli amministratori.

Federico Ingenito